lunedì 21 novembre 2011

Polizia, UC Davis e spray al peperoncino sugli studenti contestatori.

Venerdì scorso la polizia della città di Davis, California, insieme alla polizia del Campus della University of California, Davis, è stata chiamata dal Chancellor Katehi per sgomberare le tende dei partecipanti Occupy Movement, il movimento contro la disuguaglianza sociale nato successivamente al precursore Occupy Wall Street (il primo per la precisione fu a Kuala Lampur), che in Davis, secondo le varie ramificazioni del movimento può essere identificato come Occupy UC Davis, Occupy Davis o parte, in senso lato, del movimento Occupy Cal (dove Cal è il nickname della University of California, Berkeley). I contestatori avevano le proprie tende nel Quad (l'area verde principale, nel cuore del campus), e facevano parte della protesta non violenta.

Dopo aver rimosso la maggior parte delle tende gli studenti si sono posizionati in circolo attorno agli agenti di polizia, protestando silenziosamente e in modo non violento, tipico dei movimenti Satyagraha. La polizia ha deciso di rimuovere gli studenti minacciando di "colpirli" con lo spray al peperoncino. Gli studenti hanno provano a dire: "Ci colpirete solo perché siamo seduti pacificamente e non vogliamo alzarci?"

Dalle parole sono seguiti i fatti. Come è possibile tristemente ma inequivocabilmente vedere dalle fotografie lo spray al peperoncino è stato abbondantemente spruzzato sugli studenti inermi e immobili.

Una serie sterminata di articoli in tutte le lingue è stata scritta in proposito, da parte di tutte i metodi di informazione: da Google Plus a Facebook, da Twitter ai blog ai giornali online. La particolarità rispetto ad altre scene violente esercitate dalla polizia è la completa mancanza di resistenza degli studenti. Semplicemente seduti ma i video sono disponibili su internet e su tutti i canali americani e stranieri, anche sui siti della RAI. Qui un report dettagliato preso dalla "local wiki" di Davis, sito da cui è nato il movimento localwiki.org.

La scelta che sembra più inadatta non è neanche l'atto in sé, comunque inqualificabile, dello spruzzo dello spray al peperoncino, ma del Chancellor che, a poco più di una settimana dagli ultimi scontri tra studenti e polizia accaduti a Berkeley una settimana fa, non abbia avuto alcuna idea migliore che chiamare anche lei la polizia, senza riflettere sul fatto che la situazione sarebbe potuta degenerare così come è degenerata una settimana fa. Per questa scelta è nata una petizione sul sito change.org per chiedere al Chancellor Katehi di rassegnare le dimissioni, e che al momento ha già raccolto quasi 50000 firme.

In ogni caso l'attenzione va sul fatto che dopo l'atto piuttosto discutibile della polizia, specialmente della polizia del Campus che dovrebbe proteggere gli studenti, gli studenti stessi, che nel frattempo stavano avvertendo i loro amici via sms e internet, sono aumentati di numero ed hanno cominciato ad urlare alla polizia: "Shame on you! Shame on you!". "Vergona! Vergona!"

Mi sembra di particolare interesse quello che è successo a questo punto. Uno dei video mostra una angolazione particolarmente interessante per la sua potenza visuale. A 4 minuti e 21 secondi è possibile vedere come una armata di studenti delusi e arrabbiati con la polizia non facciano altro che seguire la polizia che decide di indietreggiare. Gli studenti non sono violenti e non hanno oggetti pericolosi in mano. O meglio sì, ne hanno, hanno i loro telefonini, fotocamere digitali, iPad. Stanno registrando tutto e qualcuno sta mandando anche in streaming (il video ha raggiunto un milione di visite).

Video Polizia UC Davis e Studenti
(tornando all'inizio del video si può vedere la scena con lo spray al peperoncino)

Non c'è alternativa per la polizia, gli occhi del mondo sono più spaventosi degli studenti. La polizia capisce che per la sicurezza di tutti la scelta migliore è indietreggiare e cercare di evitare un finale più doloroso di quello che già ci sia stato.

Alcuni studenti sono stati arrestati per essere rimasti seduti, altri sono finiti in ospedale per il dolore agli occhi per via dello spray al peperoncino, dopo aver vomitato e aver avuto sensazioni di mancanza di ossigeno per un'ora o due).

Nei fatti di per sé non c'è nulla di nuovo. Scontri tra manifestanti e polizia ci sono sempre stati, anche quando i manifestanti erano pacifici o attivisti non violenti. Quello che è nuovo, e che ho trovato emblematico in queste immagini, è la ramificazione capillare di un nuovo concetto di giornalismo, dove la facilità con cui immagini e video sono prodotte veicola l'informazioni ad una velocità senza precedenti.

E cambia i risultati.

Avremmo mai immaginato, infatti, dieci o venti anni fa, la polizia lasciare la zona per via della pressione di studenti disarmati e armati solamente di cori di protesta?

Ruggero




"Mi chiedo se anche tutti loro sentano il richiamo del “ritorno”, se condividano il mio stesso sconfortante giudizio sui potenti di oggi, se vivano ancora il mio stesso dolore per le sofferenze dell’umanità e le mie preoccupazioni per il futuro di questa nostra società martoriata."

Loris Facchinetti



(dal libro "Il manifesto Umano", capitolo "Domani", un libro imperdibile per chi sente sul serio il richiamo del ritorno ad una vita politica più pulita e onesta - clicca se "ti piace" la citazione)