martedì 1 aprile 2008

Zapatero dove sei?

Ci avviciniamo sempre di più alla data delle votazioni, tutti si aspettano il colpo finale della campagna elettorale.

Berlusconi ci ha iniziato al colpo di coda, quindi è naturale aspettarsi qualcosa anche adesso.
La volta scorsa fu il caso dell'abbattimento dell'ICI. Anche se è oggettivamente difficile capire quanto realmente abbia poi pesato nel bilancio del voto, è senza dubbio un qualcosa di così tangibile per le persone, che si è portati a credere che un suo peso l'abbia avuto.

Stavolta però la partita è più complicata, il Partito Democratico ha fatto una campagna elettorale d'anticipo e Berlusconi è stato da più versanti percepito come in ritardo, all'inseguimento o addirittura confuso. Di sicuro è la prima volta che si vede esplicitamente un Berlusconi arrampicarsi sugli specchi, correggere i colpi e smentirsi continuamente al limite dell'imbarazzo dei propri alleati. E' la prima volta che le sue capacità mediatiche siano messe in secondo piano da un oppositore.
In questa campagna elettorale infatti il messaggio del Popolo della Libertà ai cittadini, a mio avviso, può essere riassunto in tre punti: il PD è il partito di Prodi, critiche al PD, nuovo patto con gli italiani. Ed esattamente in questo ordine, con la ripetizione a pappagallo del nome di Prodi in tutte le occasioni possibili. Una strategia che non mi colpisce affatto, e che non mi sembra neanche abbia fruttato molto.
Il caso della Sicilia ad esempio, in cui il Popolo della Libertà a Palermo non riempie neanche un cinema per il comizio di Fini (vedi qui), parla molto di più di tanti sondaggi.
Un cinema. Probabilmente riuscirei a riempirlo anche io con i miei parenti, amici e conoscenti.

Ma anche in questa chiara difficoltà, il PdL potrebbe comunque scagliare un colpo ben assestato per arginare la perdita di margine dal Pd. Ed il colpo ci deve essere, perché si comincia a respirare il rischio di perdere e di firmare così il più grande flop della vita di Berlusconi stesso.
Il che forse sarebbe anche un bene per la Destra, in grado di liberarsi del suo monarca e di riproporsi realmente riformista e liberale.
Ma noi sappiamo chi ci troviamo di fronte, e per questo io sono sicuro che il Cavaliere stia preparando la sua spada per l'affondo.

Ma cosa potrà essere questo colpo finale?

Sarà qualche promessa strabiliante o qualche rivelazione illuminante? O magari niente?
O magari sarà proprio l'uso della vicenda di Pizza e della Democrazia Cristiana? (vedi qui) Di sicuro quella di Amato e Pizza potrebbe essere un arma potente alla Berlusconi contro gli stalinisti, una grossa occasione per gridare al colpo di stato della Sinistra che vuole ritardare il voto. Ma è più probabile che tutta questa storia rientrerà, e se Berlusconi dovesse vincere non mi sorprenderebbe un incarico di governo a Pizza stesso.
Ma questa è troppo debole, l'arma deve essere diversa, visto che l'ennesimo attacco al Pd non avrebbe la stessa risonanza di una dichiarazione propositiva. Come ha detto Berlusconi, lo sapremo presto.

E mentre rimaniamo in attesa della mossa di Berlusconi, quale potrebbe essere l'arma di Veltroni?

Il Partito Democratico finora ha dettato legge mediatica in questa campagna elettorale, costringendo tutti ad adattarsi, cominciando con il correre da soli. E' quindi logico aspettarsi che non possano non aver pianificato una strategia finale.
Una possibilità potrebbe essere quella di presentare un pacchetto di disegni di legge per i principali punti del programma del Partito Democratico. Una cosa mai vista prima d'ora, ma già in parte annunciata, e che permetterebbe a Veltroni di giocare qualche slogan del tipo:
"Le riforme sono qui, a portata di mano, già presentate in Parlamento. Le potete vedere, leggere, toccare. Votate Pd e diventeranno realtà. E l'Italia cambierà".
Più vicino alle elezioni questo avvenisse più sarebbe difficile anche per i commentatori giudicare (in tempo e prima del voto) se le leggi fossero effettivamente risolutive, soprattutto perché non ci si aspetta la perfezione dai disegni di legge, che dovranno comunque successivamente essere discussi in Parlamento.
Ma sarebbe un colpo duro, di sicuro impatto, specialmente per il mondo industriale e produttivo che guarda con interesse ma ancora con sospetto al Partito Democratico.

Un'altra possibilità potrebbe essere il timido augurio di vittoria riportato dal Ministro del Lavoro spagnolo Caldera (vedi qui): "Caro Walter, hai l'appoggio di Zapatero e degli spagnoli, la Spagna (...) guarda con speranza all'Italia e al Partito democratico. (...) Crediamo nel progetto del Partito democratico''.
Insomma, un appoggio di grande risonanza, che però non è stato enfatizzato fino alla nausea come ci si sarebbe potuto aspettare.
Potrebbe essere per sobrietà e serietà, oppure potrebbe esserci di più.
Veltroni il mese scorso ha dichiarato esplicitamente che si augurava la vittoria di Zapatero, mentre quest'ultimo l'ha mandato a dire. Non so, magari è una esagerazione dietrologica, ma io non vedo impossibile l'eventualità che questa dichiarazione possa essere stata una occasione per sondare il tipo di reazione di Berlusconi, e che in realtà si stia preparando un intervento congiunto Veltroni-Zapatero che potrebbe lasciare il segno.
Certo sarebbe una cosa da alcuni punti di vista anche inopportuna; i paesi stranieri dovrebbero rimanere fuori dalla campagna elettorale dove, un conto è una dichiarazione o un augurio, un altro sarebbe un comizio.
Ma le timide reazioni dell'opposizione potrebbero tradire che le Destre siano veramente spaventate dalla figura di Zapatero, l'uomo di Sinistra capace di risollevare la Spagna, al punto di rinunciare anche alla critica pur di non far rimbalzare la notizia su giornali e telegiornali e trasformare la critica stessa in un boomerang.

Di sicuro il gioco si fa interessante.


Aggiornamento 11/4/08.

Berlusconi ha annunciato l'11 aprile a Matrix di voler progressivamente eliminare il bollo per le auto e i motorini.

Veltroni ha presentato i disegni di legge del Partito Democratico a Porta a Porta del 10 aprile.

Zapatero ha inviato un messaggio video di appoggio a Veltroni che è stato mostrato durante il comizio finale del Partito Democratico del 11 aprile a Piazza del Popolo a Roma. Vedi il video di Zapatero qui.

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